Mi succede sempre: mi siedo di fronte ai miei sposi, lei mi guarda e con una risatina un po’ nervosa mi fa: “Scusami, mi dovrai sopportare… sono un po’ansiosa!”. ( Lui: occhi al cielo! ) E io di rimando: “E’ normale mia cara, è di matrimonio che stiamo parlando!”.

E quando ti dico che è normale, lo è davvero! Chi non si sentirebbe sopraffatto da:
– Dettagli su dettagli da pensare, gestire, organizzare
– Un budget, spesso corposo, da investire
– Mamma e suocera iper galvanizzate che già stanno stilando liste da 800 invitati
– Le emozioni in subbuglio
– Il tuo futuro marito che si “permette” di avere delle idee e delle opinioni (ah già, c’è anche lui!!!)
– L’idea che, in qualche modo, dovrai essere sposa, planner, scenografa, moderatrice di conflitti familiari, maga del fai da te…

Continuo?

Meglio di no…sento già che stai iper ventilando!!! Ma sono sicura di averti anche strappato una risata e da qui ripartiremo. Da te, sposa con il sorriso!

Già, ma l’ansia? Quella è naturale che ci sia e non ho conosciuto sposa, anche la donna più forte ed efficiente, che non si sia lasciata andare un attimo. Non devi fartene una colpa. Semplicemente imparare a gestire tutto senza esserne fagocitata. Non deve essere l’ansia a condurre il gioco, non mollare mai il posto di comando. Facile a dirsi, ma nella pratica? Non sono una psicoterapeuta, quindi non potrei mai darti un parere di questo tipo. Tuttavia so che la pianificazione aiuta a mitigare l’ansia. Perché? Semplicemente perché ti consente di vedere le cose con chiarezza e di avere la certezza che tutto sia sotto controllo. Perché è questo che ti manda nel panico: la sensazione di perdere il controllo.

Ma attenzione a non diventare maniacale in questo controllo. Trova l’equilibrio. Quello che ti prepari a vivere è un periodo di lavoro intenso, ma anche di emozione. Quella che ti fa “friccicare” un po’ il cuore, quella che ti sorprende imbambolata ad immaginarti con il bouquet in mano proprio nel bel mezzo di un meeting con il tuo capo, quella che ogni giorno ti fa affrontare gli impegni perché il fine giustifica i mezzi, e alla grande direi! Ecco, quella è l’ansia buona, quella è l’aspettativa, quello è il motore e anche l’acceleratore. Tieniti stretta quelle sensazioni, perché fanno parte del gioco e sarebbe un gran peccato non viversele appieno.

Organizzare un matrimonio è una grande prova e parti dal presupposto che la supererai alla grande. E se qualcosa dovesse essere meno che perfetta, lascia correre, perché quel giorno cambierà la tua vita, non è una frase fatta, perché la tua vita cambierà totalmente. Sì, anche se convivi da anni con il tuo compagno; sì, anche se avete già dei figli: credi a me, parlo per esperienza diretta, se non fuori, qualcosa dentro di te cambierà. E’ un’emozione intima, sottile, una sorta di consapevolezza diversa, un qualcosa che alberga nei recessi del tuo io, ma che la senti, giuro che la senti. Il giorno del matrimonio è un rito di passaggio. Entrambe vogliamo che sia bellissimo, ma concentrati sul dopo. Convoglia lì le tue aspettative. E tutto riprenderà il giusto peso e la giusta misura. E ricordati che nello svolgere quelle millemila mansioni non sei sola, chiedi aiuto, delega, non farti carico di ogni cosa. Il giorno del tuo matrimonio devi godertelo, non subirlo. E arrivare sfinite non aiuterebbe certo a godersi la festa.

Concentrati sulle cose da fare, certo, ma concentrati anche su di te. I dettagli si definiscono con il tempo, gli imprevisti possono essere previsti, le mansioni delegate. Ma il ruolo della sposa, quello è solo tuo. Vivi questo momento. Crogiolatici un po’, consentiti di sognare. Sì, anche se sei un’affermata professionista cinica e disincantata, nel tuo momento “bride to be”, ti scoprirai a sognare. Perché i sogni hanno sempre forme diverse e non implicano necessariamente Cenerentola, la zucca e i topini. Quindi sentiti libera, sentiti te stessa, sogna a modo tuo, ama a modo tuo. (A richiamare il catering per assicurarsi che il pesce sia fresco può pensarci anche qualcun altro).

A volte vedo generarsi dei circoli viziosi stranissimi: sposa in ansia per il senso di colpa di essere in ansia. Spesso è solo stanchezza. Viviti e liberati dai sensi di colpa. Sarai più serena e anche gli imprevisti appariranno nella loro luce migliore, perché c’è sempre una via d’uscita, sempre, e a volte, da un piano B, vengono fuori anche idee migliori.

L’idea di una sposa esausta, pressata e a volte anche un po’ incazzata invece non è certo l’immagine a cui vorresti avvicinarti, vero?

Ti aspetto nella mia live call, mercoledì 24 Gennaio, ore 12.00 per alcune piccole soluzioni pratiche | Vai alla mia pagina Facebook.

Risponderò ai tuoi dubbi e alle tue domande.

#conamore

Antonia

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