Torniamo a parlare di personal branding e di styling, connesso alla tua attività.

Saprai benissimo che i colori rivestono un ruolo fondamentale e, nella creazione a 360° della tua immagine, vanno valutati con criterio e secondo quanto si vuole evocare, trasmettere.

Ogni sfumatura può suscitare emozioni diverse, propensioni diverse, catturare la sfera emotiva o quella intellettiva. In rete potrai trovare tantissimi articoli in cui ti viene spiegato nel dettaglio cosa può evocare un brand in cui domina il colore rosso, anziché il blu, facendo riferimento anche a marchi famosissimi. E se questa scelta, spesso, si opera partendo da un logo è chiaro che va poi ad investire ogni aspetto della comunicazione. Ci sono processi psicologici sottilissimi alla base che gli esperti di marketing e comunicazione conosco bene e che mettono in campo per costruire un brand forte e riconoscibile.

Come già sai spessissimo mi trovo ad allestire dei set per shooting dedicati a marchi, professionisti e aziende e la scelta dei colori rappresenta il primo, importantissimo step. Tutta la comunicazione deve essere integrata e, di conseguenza, andare verso un’unica direzione. Dunque presto molta attenzione ai colori degli arredi e del decor, per esempio, ma anche degli abiti e del make up, qualora il professionista, o chi per lui, apparisse nelle foto e video. Il mood generale è un aspetto importantissimo che contribuisce a costruire tutto quello che gira intorno ad un marchio.

Naturalmente ciò non significa che se un brand è rosso il set sarà tutto rosso, ma l’atmosfera, i colori, le nuances richiameranno sicuramente quanto quel marchio tende ad evocare.

Prendendo per esempio in considerazione il settore dei matrimoni noterai che le sfumature che vengono utilizzate dai vari brand sono tendenzialmente soft, delicate. Perché? Prima di tutto perché ci si rivolge ad un pubblico prevalentemente femminile e poi perché, volendo colpire l’immaginario di una futura sposa, si cerca un canale che trasmetta calma, sicurezza, raffinatezza. Difficilmente troverai un brand che si occupa di matrimonio che ha tra i suoi colori il rosso, o l’arancione, a meno che non si rivolga ad una nicchia di utenti molto particolare. Dunque se immaginassi di costruire un set per una wedding planner mi rifarei ad una palette cromatica in linea con le sue peculiarità, certamente, ma anche con il suo mercato di riferimento. Tutto questo senza scadere nella banalità.

Cosa faccio per capire quali colori possano essere i più adatti ad uno styling per un brand? Prima di tutto analizzo i colori già presenti nel marchio, i valori del marchio stesso, la sua filosofia, il suo target. Se il brand è guidato da un professionista cerco di farmi guidare molto anche dalla sua personalità (ma anche le aziende hanno una loro personalità, bada bene!). Quando faccio questo genere di questionari/interviste scendo mooooolto nel dettaglio. Mi faccio poi anche guidare un po’ dall’istinto, dalla sensibilità, dalla creatività. Spesso è proprio la mia sensibilità personale, unita certamente alle informazioni raccolte, a farmi giungere alla palette vincente. Ed è questo il tratto che va poi a rendere ogni lavoro ben differente dall’altro.

Sembra quasi un gioco, in effetti è un processo anche molto divertente, eppure è determinante.
E, paradossalmente, nei matrimoni funziona allo stesso modo. Quale atmosfera vogliamo evocare? Quali sono i colori che meglio evocano tale atmosfera? Quindi sì molte delle mie giornate dedicate allo styling e al design sono anche dedicate ai colori, alla loro sottile psicologia. E questo aspetto mi coinvolge tantissimo, mi fa entrare veramente dento ogni singolo progetto e il sentirmi coinvolta è il motore di tutto il mio lavoro.

#conamore

Antonia

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